È fantastico poter entrare nel mondo di Shiva Narquois attraverso questa sua opera prima. Un caldo mondo pieno di personaggi unici e particolari. Un mondo in cui l’autore si confida senza mezzi termini e filtri, in cui pone le sue interrogazioni, i timori e le speranze. Attraverso i racconti, tratti dalla realtà o frutto della fantasia, affronta tematiche del tutto originali. E sullo sfondo degli argomenti trattati, in cui si staglia chiara e lampante la solitudine e il malessere dei giorni
nostri, si avvicendano vari personaggi - tutti rappresentativi delle varie sfumature del suo essere unico - che, attraverso la partecipazione emotiva con cui l’autore li descrive, prendono forma diventando vivi, tragicomici e colorati. Lo scrittore affronta questo percorso con una scrittura raffinata e ricercata, ma che non appesantisce la lettura. Anzi, questa particolarità rende l’opera ancor più originale e fresca, e per niente banale. Il risultato è un libro capace di risucchiare il lettore dentro un vortice di emozioni che solo la scrittura di Shiva Narquois può dare. Il perno centrale di questa piccola opera, di questo intimo diario, è la solitudine dell’autore e la ricerca di un percorso di vita, che da ragazzo lo porti a diventare un uomo. Si affronta immediatamente questo argomento con il primo
racconto del libro, Odino. Ma sono toccati anche argomenti come la ricerca di una spiritualità nel Il dolce incastro o la vanità umana nel divertente e ambiguo Violavanità. Un ampio spazio è dedicato alla poesia, dove si trovano versi autobiografici raffinati e ricercati in uno stile del tutto personale.
Che dire? Gli ingredienti ci sono tutti per un ottimo piatto di frutti di mare. A voi tutti una buona lettura.
nostri, si avvicendano vari personaggi - tutti rappresentativi delle varie sfumature del suo essere unico - che, attraverso la partecipazione emotiva con cui l’autore li descrive, prendono forma diventando vivi, tragicomici e colorati. Lo scrittore affronta questo percorso con una scrittura raffinata e ricercata, ma che non appesantisce la lettura. Anzi, questa particolarità rende l’opera ancor più originale e fresca, e per niente banale. Il risultato è un libro capace di risucchiare il lettore dentro un vortice di emozioni che solo la scrittura di Shiva Narquois può dare. Il perno centrale di questa piccola opera, di questo intimo diario, è la solitudine dell’autore e la ricerca di un percorso di vita, che da ragazzo lo porti a diventare un uomo. Si affronta immediatamente questo argomento con il primo
racconto del libro, Odino. Ma sono toccati anche argomenti come la ricerca di una spiritualità nel Il dolce incastro o la vanità umana nel divertente e ambiguo Violavanità. Un ampio spazio è dedicato alla poesia, dove si trovano versi autobiografici raffinati e ricercati in uno stile del tutto personale.
Che dire? Gli ingredienti ci sono tutti per un ottimo piatto di frutti di mare. A voi tutti una buona lettura.
Filippo Ferlazzo
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